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Secondo un’analisi dettagliata di Axel Adler Jr, pubblicata su CryptoQuant, gli afflussi di stablecoin verso gli exchange – in particolare USDT (Tether) e USDC (USD Coin) – sono calati drasticamente, segnando un decremento di ben 61$ miliardi rispetto ai massimi registrati a fine 2023. In quel periodo, i flussi combinati avevano toccato un picco impressionante di 131$ miliardi al giorno, accompagnando un’impennata del prezzo di Bitcoin verso nuovi massimi storici.
In December 2024, when BTC was trading between $98K and $100K, average daily inflows of USDT and USDC into all centralized exchanges (CEXs) reached a record high of $131B. By June, that figure had dropped to $70B per day – $5B below the 365-day average of $75B and $61B below the… pic.twitter.com/ri8KdCVu38
— Axel 💎🙌 Adler Jr (@AxelAdlerJr) June 16, 2025
Oggi, i flussi si aggirano intorno ai 70$ miliardi giornalieri, ancora elevati in termini assoluti, ma in forte calo rispetto ai livelli che avevano alimentato la spinta rialzista dello scorso anno. Questo indebolimento progressivo dell’indicatore sta sollevando interrogativi sul potenziale di crescita a breve termine per Bitcoin e l’intero comparto crypto.
Perché gli Afflussi di Stablecoin Sono Così Importanti?
Le stablecoin giocano un ruolo centrale nell’ecosistema crypto. Quando gli investitori depositano USDT o USDC su un exchange, lo fanno in genere per acquistare asset più volatili, come BTC o ETH. In questo senso, le stablecoin fungono da «carburante» per le fasi rialziste del mercato. Un aumento degli afflussi indica che c’è nuova liquidità pronta per entrare in gioco; al contrario, un calo suggerisce un atteggiamento più cauto o attendista da parte degli investitori.
In passato, grandi spike negli afflussi di stablecoin hanno anticipato rally significativi, con Bitcoin che ha beneficiato di questa nuova ondata di capitali freschi. L’attuale inversione di tendenza, però, lascia intendere che la domanda si stia temporaneamente raffreddando.
Il Contesto Attuale: Consolidamento o Segnale di Debolezza?
Nonostante la flessione degli afflussi, Bitcoin resta sopra quota 100.000 dollari e, nelle ultime 24 ore, ha mostrato un leggero rimbalzo, portandosi a 108.100$ con un +2,5%. Questo potrebbe essere un segnale di resilienza strutturale, ma resta da vedere se sarà sufficiente per rompere eventuali resistenze chiave senza un ritorno dei flussi di stablecoin. Molti analisti interpretano la situazione attuale come una fase di consolidamento: un momento in cui il mercato prende fiato dopo un lungo rally, mentre gli investitori cercano nuovi segnali macroeconomici o narrativi (come decisioni regolamentari, dati sull’inflazione, o aggiornamenti tecnologici da parte dei protocolli principali) per decidere la prossima mossa.

Outlook: Cosa Aspettarsi se il Trend Continua
Se il trend discendente degli afflussi dovesse continuare nelle prossime settimane, potremmo assistere a una riduzione della volatilità positiva nel mercato crypto. In altre parole, meno capitali pronti a essere allocati equivalgono a meno probabilità di vedere breakout significativi al rialzo. Al contrario, una ripresa degli afflussi di stablecoin potrebbe rapidamente invertire la narrativa e fornire slancio a Bitcoin, Ethereum e al resto del mercato. Gli investitori istituzionali, in particolare, sono spesso i protagonisti dietro questi movimenti di capitale, e i loro comportamenti potrebbero fornire indizi cruciali per anticipare il sentiment di mercato.

In sintesi, il calo di 61$ miliardi negli afflussi rappresenta un dato non trascurabile, che merita attenzione da parte di chi opera nel mercato. Resta da capire se si tratta di una semplice pausa fisiologica o dell’inizio di un raffreddamento più prolungato nella domanda crypto.