Reason to trust

How Our News is Made
Strict editorial policy that focuses on accuracy, relevance, and impartiality
Ad discliamer
Morbi pretium leo et nisl aliquam mollis. Quisque arcu lorem, ultricies quis pellentesque nec, ullamcorper eu odio.
La lunga battaglia legale tra Ripple e la SEC è ancora in corso, ma per la community la risoluzione potrebbe essere imminente, visto che l’ente borsistico americano ha archiviato diverse cause legali contro gli exchange e progetti crypto, come quella di Coinbase.
Per l’avvocato Fred Rispoli potrebbero esserci dei progressi importanti prima del 16 aprile, data in cui è previsto il ricorso in appello da parte di Ripple.
Non tutti, però, condividono questo ottimismo. Alcuni esperti legali, tra cui Jeremy Hogan e MetaLawMan, avvertono che la causa potrebbe protrarsi a causa di complicazioni, come l’ingiunzione del giudice Torres e la sanzione da 125 milioni di dollari imposta a Ripple. MetaLawMan, però, ritiene che potrebbe esserci un accordo prima del 16 aprile, in linea con le dichiarazioni di Rispoli.
Un utente di X ha ironizzato sulla continua attesa, commentando: “Se non succede nulla ad aprile, succederà qualcosa a maggio. Se non succede nulla a maggio, giugno sarà il mese. E se non succede nulla, sarà sicuramente luglio.”
Rispoli ha risposto con tono scherzoso: “Sicuramente non negherete che agosto sarà il mese giusto?!?”.
Perché la SEC non ha ancora chiuso il caso Ripple?
La battaglia legale tra Ripple e la SEC è ancora aperta per le sue complicazioni legali. La sentenza della giudice Analisa Torres di luglio 2023 ha indicato una distinzione fondamentale tra due tipi di vendite di XRP effettuate da Ripple.
La decisione ha stabilito che le vendite di XRP sul mercato secondario, come quelle effettuate sugli exchange, non violano la legge sulle secuirty, mentre le vendite dirette agli investitori istituzionali rappresentano una violazione del test di Howey e sono quindi considerate security non registrate.
A differenza di molte altre dispute legali con l’ente regolatore, risolte tramite sanzioni o accordi, Ripple si trova invece a dover fare i conti con un’ingiunzione formale che le vieta di vendere XRP direttamente agli investitori istituzionali.
Dato che la restrizione è stata imposta dalla giudice Torres, anche se la SEC fosse disposta ad accettare un accordo economico, il tribunale non può semplicemente rimuovere l’ingiunzione senza valide motivazioni legali.
Per Ripple il problema riguarda quindi l’impossibilità di condurre vendite private di XRP senza violare la normativa. Per superare questo ostacolo, l’azienda sta cercando di negoziare con la SEC una revisione della sentenza, ma per farlo deve convincere la giudice Torres a modificare la sua decisione.
Inoltre la sanzione da 125 milioni di dollari complica ulteriormente il caso perché la sentenza del giudice Torres impone a Ripple di pagare questa multa, e la SEC non può ignorarla se decidesse di ritirare l’appello.
Quindi, anche se la SEC decidesse di ritirare l’appello, dovrebbe negoziare con il tribunale distrettuale per decidere se mantenerla, ridurla o eliminarla.
Jeremy Hogan e MetaLawMan sostengono che queste complicazioni potrebbero allungare i tempi della causa, mentre Fred Rispoli ritiene che un accordo con l’ente regolatore potrebbe essere più semplice del previsto.
Si ipotizza che la SEC possa ritirare il suo appello già a marzo, creando le condizioni per una possibile risoluzione, mentre la questione dell’ingiunzione verrebbe affrontata in un secondo momento. Resta però da capire quale sarà la strategia dell’ente borsistico.
XRP potrebbe raggiungere 10 dollari?
Molti analisti ritengono che, una volta risolto il contenzioso, XRP potrebbe registrare un forte aumento di prezzo e che potrebbero essere approvati gli ETF Spot sull’altcoin.
Almeno sei società hanno già presentato richiesta per un ETF spot su XRP, tra cui nomi noti come Grayscale Trust, Bitwise e VanEck. La SEC avrà tempo fino a metà ottobre per prendere una decisione finale.
Forest Bai, cofondatore della società di venture capital Foresight Ventures, prevede che, in caso di approvazione dei fondi, l’asset potrebbe raggiungere un range tra i 3 e i 10 dollari.
Intanto XRP è in profondo rosso, insieme al resto del mercato. Al momento sta scambiando al livello di 2,09 dollari con un ribasso di circa il 4%. Nel grafico settimanale il calo è del 9%, mentre in quello mensile XRP ha accumulato una perdita del 13%.

A causa della forte volatilità di XRP nei primi giorni di marzo, molti investitori stanno diversificando i loro portafogli, puntando su progetti in prevendita come Mind of Pepe. Il progetto si basa su un Agent AI che monitora costantemente il mercato crypto in tempo reale, elaborando grandi quantità di dati e adattandosi velocemente ai cambiamenti.
L’AI raccoglie anche informazioni da piattaforme come X per identificare i trend e lanciare nuovi token in modo autonomo. Solo i titolari del token $MIND, attualmente in prevendita, hanno accesso alle informazioni generate dall’intelligenza artificiale. Finora, la prevendita ha raccolto 7,2 milioni di dollari.
Detto questo, ricordiamo di fare sempre le proprie ricerche. Questo articolo è a scopo puramente informativo e non deve essere considerato una consulenza finanziaria.