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Il famoso trader conosciuto come il “milionario di Dogecoin” ha recentemente rivelato di aver accumulato XRP dai minimi di 0,40 dollari nel 2022. La notizia ha alimentato nuove speculazioni su una possibile impennata dell’asset.
Le sue parole arrivano in un momento cruciale per XRP, con previsioni che fanno parlare, specialmente per il fatto che potrebbe essere incluso nella riserva strategica degli Stati Uniti.
Dopo la notizia l’altcoin ha registrato un guadagno del 35%, anche se i timori economici globali, come le tensioni legate ai dazi e le preoccupazioni riguardo alla NATO, hanno limitato il guadagno settimanale a un 15,80%.
Il trader sostiene che XRP “vale l’attesa”
Nel suo ultimo post su X, SlumDOGE, conosciuto come il “Milionario di Dogecoin”, ha svelato di aver investito in XRP, Cardano e Dogecoin a prezzi stracciati nel 2022. Inoltre ha definito questi progetti “collaudati e affidabili, che valgono l’attesa”.

Le sue parole non sono prive di fondamento. Da quando nel 2020 XRP ha dovuto affrontare una serie di ostacoli normativi, la situazione è cambiata. La pressione sull’asset sta svanendo e i fondamentali rialzisti sembrano prendere il sopravvento.
Sotto l’amministrazione Trump, XRP ha ricevuto un certo supporto. Il fatto che verrà incluso nella riserva strategica, oltre alla possibile approvazione di un Exchange-Traded Fund (ETF) Spot su XRP da parte dell’ente borsistico americano, ha creato le basi per una possibile impennata durante l’anno.
L’analista Marty Party ha espresso però una critica nel suo ultimo post: il valore di XRP potrebbe essere troppo elevato rispetto alla sua effettiva utilità. Nonostante XRP gestisca sei volte più transazioni al secondo rispetto a Cardano, resta lontano anni luce da Solana, con un ritardo di ben 165 volte.
Secondo l’analista, nonostante la gigantesca capitalizzazione di mercato di 144,5 miliardi di dollari, XRP deve ancora dimostrare di poter gestire volumi elevati di trading.
XRP potrebbe registrare un pump?
Intanto l’andamento dell’asset di questa settimana ha fatto scattare una possibile rottura di un pattern triangolare simmetrico, che si era formato a partire da metà gennaio.
L’annuncio della riserva di Trump aveva inizialmente innescato un rialzo, ma che non ha portato al breakout. Nei giorni successivi, invece, il movimento ha preso forma, confermando la tendenza rialzista.

L’indice di forza relativa (RSI) è tornato in territorio neutro a 52, mentre la linea MACD resta sopra la linea di segnale. Entrambi gli indicatori indicano che i rialzisti hanno ripreso il controllo.
Se si dovesse verificare il breakout, l’asset potrebbe spingersi a 3,85 dollari, con un guadagno del 50% rispetto al prezzo attuale.
Occorre monitorare la zona di resistenza nel range tra 2,7 e 2,8 dollari. Si tratta di un punto cruciale per valutare la solidità del trend rialzista.
Gli analisti e l’AI prevedono un rally
Anche gli analisti e alcuni modelli AI prevedono una tendenza rialzista per XRP nel breve termine. Secondo l’analista DarkDefender, il token di Ripple sta seguendo una formazione di Elliott Wave. Se l’asset riuscisse a mantenere i supporti a 2,33 e 2,22 dollari, l’analista prevede un possibile rally che potrebbe portare XRP fino a 3,39 dollari nelle prossime settimane, con un potenziale obiettivo di 5,85 dollari se la tendenza dovesse continuare.
L’AI di Claude 3.5 Sonnet prevede che XRP potrebbe toccare i 3,85 dollari, con un guadagno del 54%, mentre GPT-40 Mini è più cauta e stima un prezzo di 2,75 dollari entro fine mese.
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